Il nuovo video dellorrore made in Isis, mandato in rete da Raqqa, stavolta ha come riferimento delle tipiche minacce ed invettive la Russia di Vladimir Putin anzi, come dice in russo (sottotitolato in arabo) il boia miliziano, indirizzato al cane Putin Sangue in cambio del sangue, distruzione in cambio di distruzione afferma il jihadista riferendosi ai raid aerei russi in Siria prima quelli del regime siriano di Assad, poi quelli “degli americani, ed ora vostri raid che stanno solo uccidendo donne, bambini e anziani”. Nel video le confessioni dell’agente infiltrato nelle fila dell’Is si assiste allennesima, cruenta macellazione, questa volta ai danni (spiega il tagliatore di teste) di “un agente ceceno arruolato dall’intelligence russa”. E le sedicenti confessioni del povero ostaggio consistono in un meccanico raccontare e raccontarsi senza troppa convinzione: luomo rivela di aver “combattuto con l’Is in Iraq prima di essere scoperto e che in realtà doveva anticipare eventuali spostamenti di unità jihadiste in Russia per organizzare attentati. Quindi, dopo la decapitazione, il miliziano si rivolge ai russi ammonendo che “il popolo russo non avrà sicurezza nelle proprie case”. Vista laria che tira, prevediamo che la risposta del Cremlino non tarderà ad arrivare
Max